RINVIATE LE ELEZIONI RSU AL 2022
Restano in carica le attuali RSU anche in caso di decadenza di uno o più componenti.
Si riporta qui di seguito il testo del Notiziario CSE n.13 del 17 dicembre 2020 con cui si informa riguardo al rinvio delle elezioni RSU in programma originariamente il prossimo aprile.
Il Governo, con l’articolo 15 del DL n.157 del 30 novembre 2020, vista la situazione di emergenza sanitaria, ha disposto, con riferimento alla tornata contrattuale 2022-2024, il differimento della rilevazione delle deleghe rilasciate alle Organizzazioni sindacali al 31 dicembre 2021 e, contestualmente, il rinvio delle elezioni RSU, previsto per il mese di aprile 2021, che si svolgeranno entro il 15 aprile del 2022.
La norma trae la sua origine da una richiesta alla Ministra per la Pubblica Amministrazione formalizzata nei mesi scorsi da CGIL, CISL, UIL, CONFSAL e USB.
Come CSE, pur consapevoli della gravità della situazione sanitaria, riteniamo che la rilevazione delle deleghe rilasciate alle OO.SS., avvenendo in via telematica e su dati nella disponibilità delle singole Amministrazioni, poteva essere mantenuta alla scadenza naturale del 31 dicembre 2020, e conseguentemente le elezioni per il rinnovo delle RSU, pur differite rispetto alla scadenza naturale, potevano essere programmate per l’autunno del 2021.
In questo modo non veniva aggirato, come invece è avvenuto, il dato relativo alla consistenza associativa delle singole Organizzazioni sindacali e il mutamento dei livelli di rappresentatività che si sono consolidati nell’anno in corso, garantendo il rinnovo delle rappresentanze unitarie in tempi più ravvicinati rispetto alla primavera del 2022.
Del resto nei mesi scorsi il Paese è stato interessato dalla tornata elettorale per il rinnovo di molti Consigli regionali e comunali con una platea di elettori certamente superiore a quella interessata dalle elezioni RSU e i mesi che ci avrebbero separato dal rinnovo, da noi auspicato per l’autunno del 2021, avrebbe anche permesso, ove la situazione sanitaria fosse ancora caratterizzata da una fase emergenziale, la predisposizione di un regolamento elettorale che avrebbe potuto prevedere la presentazione telematica delle liste, la realizzazione di assemblee a distanza e anche ove necessario, dello stesso voto per via telematica. Ma evidentemente quello che volevano scongiurare i sindacati promotori della richiesta di rinvio era la rilevazione degli iscritti e lo stesso esercizio del diritto di voto nel corso del 2021, visto il crollo degli iscritti e dei consensi che li ha interessati.
Questo rinvio pone problemi anche rispetto al rinnovo di quelle RSU che, elette nel 2018, nel frattempo sono decadute o potrebbero decadere, per effetto di dimissioni, pensionamenti, modifiche organizzative delle Amministrazioni e che, in applicazione del regolamento vigente, andavano rinnovate entro 50 giorni.
Per porre rimedio a tale situazione il giorno 15 dicembre 2020 abbiamo sottoscritto in Aran, insieme alle altre Confederazioni, il Protocollo che alleghiamo, che sospende il termine dei 50 giorni e lo fa decorrere dalla fine della situazione emergenziale.
Questo comporta che, ai fini della contrattazione integrativa, e allo scopo di non bloccare tali negoziazioni, che vedrebbero mancare uno dei soggetti previsti, le RSU saranno rappresentate in tale sede dai componenti rimasti in carica, anche se sono una minoranza rispetto a quelli eletti.
LA SEGRETERIA GENERALE