Questi e altri chiarimenti nella nuova circolare

della Ministra per la Pubblica Amministrazione

Nei giorni scorsi, da ultimo con la nota del 31 marzo 2020, la FLP ha sollecitato la Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ad emanare specifiche direttive indirizzate alle diverse Amministrazioni che, a distanza ormai di tanti giorni dalla proclamazione dello stato di emergenza sanitaria, continuavano a frapporre ostacoli all’attivazione del lavoro agile in forma generalizzata, nonostante le disposizioni emanate dal Governo per il tramite prima dei DPCM e poi con il DL” Cura Italia”. Nella medesima nota sollecitavamo pure l’apertura di uno specifico confronto per definire le ricadute delle nuove modalità di articolazione della prestazione lavorativa in forma agile, ormai non più sperimentale, ma generalizzata, sull’organizzazione del lavoro e soprattutto sul rapporto di lavoro.

Nella giornata di ieri la Ministra per la Pubblica Amministrazione, in esito e a riscontro delle nostre richieste, ha pubblicato una specifica Circolare, la n. 2/2020, in corso di registrazione presso gli Organi di controllo, nella quale fornisce ulteriori chiarimenti in merito al lavoro agile come fattore ordinario di svolgimento della prestazione lavorativa in questa fase emergenziale, alla necessità di ridurre al minimo le attività di presenza anche per le cosiddette attività indifferibili, alla questione dell’utilizzo delle ferie pregresse, alle modalità di fruizione degli istituti dell’esonero dal servizio, ai permessi ex legge 104, ai congedi e ai bonus per i dipendenti pubblici, al riconoscimento per il personale affetto da gravi patologie dell’istituto del ricovero ospedaliero per giustificare le assenze dal servizio fino al 30 di aprile 2020.

Inoltre, con riferimento alle ricadute organizzative e sul rapporto di lavoro, invita le Amministrazioni pubbliche ad attivare da subito momenti di confronto con le Organizzazioni sindacali, anche con riferimento all’attribuzione dei buoni pasto.

Valutiamo, nel complesso, positivamente i chiarimenti intervenuti, che seppure con qualche bizantinismo di troppo e indicazioni talvolta contraddittorie, contribuiscono sostanzialmente e su diversi aspetti, a superare le interpretazioni restrittive e penalizzanti delle Amministrazioni, e forniscono un quadro di indirizzo a cui le stesse non potranno sottrarsi.

Con particolare riferimento alla questione dell’utilizzo delle ferie pregresse, che è uno dei punti centrali della nota da noi indirizzata alla Ministra il 31 marzo 2020, viene chiarito che le stesse sono unicamente quelle maturate nel 2019 e anni precedenti, e che il termine di fruizione è quello rinvenibile nei contratti nazionali di lavoro al 30 giugno 2020.

Viene inoltre chiarito che non è in alcun modo possibile posticipare l’attribuzione del lavoro agile all’utilizzo preventivo delle ferie pregresse, e tantomeno che le stesse possano essere disposte unilateralmente.

Sulla base di queste considerazioni la FLP, per il tramite delle proprie strutture nazionali di Amministrazione e di Ente, ha chiesto a tutte le Amministrazioni di uniformarsi ai contenuti della circolare e di prevedere da subito l’attivazione del confronto sulle ricadute organizzative e quelle sul rapporto di lavoro anche con riferimento all’attribuzione dei buoni pasto.

E’ di tutta evidenza però che queste fattispecie, in particolare quelle relative alle ricadute sul rapporto di lavoro, pur nella necessaria declinazione del confronto di Amministrazione e di Ente, non possono essere lasciate alla discrezionalità dei singoli vertici, dal momento che non sarebbe tollerabile un trattamento diverso tra lavoratori a seconda dell’Amministrazione in cui prestano servizio.

Ecco il perché in data odierna abbiamo risollecitato la Ministra per la Pubblica Amministrazione ad attivare comunque il già richiesto tavolo di confronto per un accordo quadro sul lavoro agile, per la definizione di ulteriori precisazioni sui contenuti della Circolare n. 2 e anche alla necessità di raggiungere un accordo quadro sulle misure da adottare rispetto alla tutela sanitaria e al rispetto delle regole di sicurezza sul lavoro che, ora come non mai, debbono essere garantite in tutti i luoghi di lavoro.

LA SEGRETERIA GENERALE FLP

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