Accolte le richieste FLP e fornite disposizioni chiare sul lavoro agile
E sui servizi essenziali ora le Amministrazioni non hanno più scuse e devono applicarle subito!
Esprimiamo soddisfazione per i contenuti della nuova Direttiva emanata in queste ore dalla Ministra Dadone, indirizzata a tutte le Amministrazioni, nella quale, a seguito dell’emanazione del DPCM 11 marzo 2020, viene ribadito che il lavoro agile generalizzato,da casa,è lo strumento ordinario in questa fase per garantire l’attività delle Amministrazioni e tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratorioltre che degli utenti, che dovranno privilegiare in modo massicciol’uso degli strumenti telefonici e telematici per accedere ai servizi resi dalle PA.
Le attività rese in presenza dovranno essere limitate al minimo e potranno essere garantite mediante una rotazione del personale.
Ringraziamola Ministra per la tempestività con la quale ha accolto il nostro appello dichiara Marco Carlomagno, Segretario generale FLP dopo che stamani avevamo inviato una formale diffida a tutte le Amministrazioni per gli incredibili ritardi e gli ostacoli che continuano a frapporre, mettendo a rischio la salute del personale e la stessa sicurezza sanitaria nazionale.
Continueremo a batterci e a vigilare per il rispetto di questo sacrosanto diritto ”continua Carlomagno“ e chiediamo alla Funzione Pubblica di esercitare in questa fase di emergenza non solo la funzione di indirizzo e di coordinamento, ma soprattutto quella di controllo,ponendo termini precisi e tassativi alle Amministrazioni per
l’ attribuzione generalizzata del lavoro agile, intervenendo con tempestività quando le disposizioni impartite non vengono poi applicate. Perché anche in questi minuti, dopo l’emanazione della Direttiva, abbiamo notizie ancora di resistenze e di comportamenti assunti in contrasto con quanto previsto dal DPCM e dalla stessa Direttiva”.
E questo è ancora più “inaccettabile” conclude Carlomagno in una fase di crescita del contagio, che purtroppo,come vediamo,non ha ancora raggiunto il picco, e che necessità quindi di forti azioni in materia di contrasto al diffondersi del coronavirus.
Roma, 12 marzo 2020
L’Ufficio stampa