Green Pass rafforzato per il personale della
Pubblica Amministrazione e lavoro agile
Continua il pressing della FLP sul Governo per gestire questa fase garantendo la massima sicurezza sui luoghi di lavoro, la tutela della salute, il superamento delle norme punitive sul lavoro pubblico
Pubblichiamo il comunicato stampa con il quale abbiamo dato notizia della nota inviata nella giornata di ieri al Presidente del Consiglio Draghi e a tutti i Ministri in vista del Consiglio dei Ministri di oggi nel quale dovrebbero essere approvate nuove misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
“Apprendiamo che sarebbe intenzione del Governo adottare nelle prossime ore nuove misure che prevedono l’obbligo del green pass rafforzato per tutti i dipendenti pubblici, escludendo quindi la possibilità, oggi prevista, dell’uso dei tamponi per l’ottenimento del green pass necessario per l’accesso ai luoghi di lavoro” – dichiara Marco Carlomagno Segretario Generale della FLP – “tale previsione, che si configura di fatto come un obbligo vaccinale solo per alcune categorie di lavoratori e cittadini, non appare in grado di per se a diminuire la circolazione del virus, atteso che la nuova forte ondata di contagi sta avvenendo nonostante più dell’80 per cento della popolazione sia vaccinata, quanto, probabilmente, a diminuirne gli effetti gravi e il collasso dei nostro Ospedali.”
“Tra l’altro non essendo previsto tale obbligo per l’utenza che quotidianamente si presenta negli Uffici pubblici” – continua Carlomagno – “la misura appare non del tutto adeguata a risolvere il problema della circolazione del virus e tantomeno la possibilità che questo possa diffondersi con ancora maggiore virulenza nei prossimi giorni. Fattispecie che invece può essere contrastata dall’implementazione del lavoro agile, senza i paletti e gli impedimenti frapposti dalla Funzione Pubblica che rispondono più ad una logica ideologica e di scarsa considerazione del lavoro pubblico che, purtroppo, ritorna in questo Paese dopo una parentesi che credevamo ormai superata, che a logiche di efficienza e di produttività.”
“Segnaliamo inoltre” – precisa Carlomagno – “la necessità che comunque vengano superate le attuali disposizioni contenute nel parere del Dipartimento della Funzione Pubblica dell’8 giugno 2021 (che riguarda tutti i settori ad eccezione di quelli su cui vige al momento l’obbligo vaccinale) che non prevede alcuna copertura per il personale che in orario di lavoro si sottopone al vaccino, a cui deve far fronte con propri permessi personali o ferie, e che in caso di malattia che potrebbe insorgere a causa degli effetti collaterali, si vede decurtato, nel comparto delle Funzioni Centrali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti Pubblici non economici), anche di una parte consistente dello stipendio, denominata indennità di amministrazione. Parere reso a tutte le Amministrazioni che rende anche non applicabile le diverse disposizioni assunte a livello di contrattazione.”
“Questo vale non solo ovviamente per chi si sottopone per la prima volta al ciclo vaccinale, ma per tutti i dipendenti che debbono sottoporsi al completamento del ciclo, o alla cosiddetta dose booster, a causa della riduzione della validità del green pass a sei mesi.”
“Non è accettabile che quello che ora surrettiziamente diventa un vero e proprio obbligo vaccinale per lavorare non venga poi tutelato in tutte le sue fasi.”
“Ecco perché in data odierna abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Draghi e a tutti i Ministri affinché il prossimo Consiglio dei Ministri, nell’ambito delle azioni che intende adottare, si muova nella direzione da noi auspicata in merito sia alla necessaria implementazione del lavoro agile nelle PA, che non può essere derubricata o lasciata a dichiarazioni di stampa di un singolo Ministro, che alla risoluzione delle inaccettabili penalizzazioni per il personale delle pubbliche amministrazioni.”
In allegato la nota inviata a tutti i componenti del Governo.
La Segreteria Generale FLP