Giubileo del 2025

Il commissario di governo Gualtieri convoca le parti sociali per prorogare l’efficacia della direttiva per l’implementazione Del lavoro agile sul territorio di Roma capitale

Si è svolta stamani a Palazzo Senatorio, a Roma, una riunione, convocata dal Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo Roberto Gualtieri con le parti sociali in rappresentanza delle Organizzazioni datoriali e delle confederazioni sindacali rappresentative, per esaminare una proposta di proroga dell’efficacia dell’accordo quadro siglato ad ottobre 2024 e della successiva direttiva indirizzata dal Commissario alle Pubbliche amministrazioni in materia di implementazione del lavoro agile nel periodo natalizio legato ai lavori giubilari e ai cantieri aperti nella città di Roma.

La proposta è dettata dal fatto che nel 2025 sono previsti numerosi eventi che presumibilmente porteranno nell’Area interessata centinaia di migliaia di visitatori in più, rispetto alla già notevole presenza turistica che quotidianamente visita Roma; il tutto mentre sono ancora numerosi i cantieri aperti, e la città vive comunque una condizione di grande difficoltà negli spostamenti casa-lavoro, a forti elementi di pendolarismo, al traffico e all’affollamento dei mezzi pubblici.

Per tale motivo il Capo di Gabinetto Cons. Alberto Stancanelli, che rappresentava il Commissario nella riunione odierna, ha proposto di prorogare l’efficacia delle misure adottate a fine 2024 di rafforzamento del lavoro agile in alcuni periodi, essenzialmente aprile e maggio 2025, nei quali secondo la Santa Sede, più imponente sarà l’afflusso dei visitatori.

Nel nostro intervento, fatto in rappresentanza sia della Confederazione CGS che della FLP, abbiamo manifestato la nostra piena disponibilità, anche in questo specifico ambito territoriale, a contribuire a tutte quelle misure che rafforzino il lavoro agile e in genere tutte le forme di lavoro a distanza, puntualizzando gli aspetti salienti della nostra posizione:

  • nelle amministrazioni del comparto delle funzioni centrali, dove certamente la direttiva del Commissario poteva avere effettivamente un effetto cogente rispetto al settore privato, in troppi casi non ci si è discostati dalla previgente regolamentazione interna, spesso addirittura inferiore ai 2 giorni a settimana indicati nella direttiva, o seppure con molto ritardo, quando si sono adeguati, questo è durato solo per le tre settimane a cavallo del Natale e dell’Epifania;

  • sebbene il comparto delle Funzioni centrali sia quello dove più forte è stata l’azione sindacale per l’applicazione del lavoro agile, già con la sottoscrizione del CCNL 2019/2021, attualmente solo all’incirca il 50% del personale fruisce dei due giorni a settimana mentre il restante, nonostante avesse chiesto di avvalersi di tale previsione, e sulla carta vi è la possibilità di farlo, non supera la fruizione di 1 giorno a settimana. Questo perché in molti casi, e non solo nelle strutture territoriali e negli Uffici operativi, una dirigenza poco avveduta ostacola tale possibilità, ancorata a visioni superate e arcaiche del lavoro. Come se il lavoro non svolto in presenza non sarebbe “lavoro”. Per non parlare poi del Ministero della giustizia, dove anche negli Uffici centrali del Ministero, e non solo nei tribunali, il lavoro agile è quasi “sconosciuto”;

  • l’implementazione del lavoro agile, e soprattutto la settimana lavorativa su 4 giorni, a parità di orario e su base volontaria, istituita per la prima volta con il CCNL delle Funzioni centrali entrato in vigore dal 28 gennaio 2025, possono essere un formidabile strumento non solo per coniugare in meglio i tempi di vita e di lavoro, decongestionare il traffico, evitare il sovraffollamento dei grandi centri urbani, ma anche per aumentare e migliorare la fruibilità dei servizi resi a cittadini e imprese, mediante orari di servizio più ampi e per più giorni, grazie alla maggiore flessibilità che questi strumenti offrono in materia di articolazione dell’orario di lavoro;

  • il nuovo CCNL delle Funzioni centrali prevede esplicitamente il rafforzamento degli istituti del lavoro a distanza (smart working, coworking, telelavoro) mediante il superamento del cosiddetto principio della prevalenza della presenza fisica in Ufficio, voluto da Brunetta quando era Ministro della Pubblica amministrazione. Questo vale non solo, come già avviene, per particolari e ben definire categorie, (fragili, caregiver, genitori con figli in età minore etc.) ma anche per altre fattispecie come la distanza del domicilio del lavoratore dall’Ufficio, i fenomeni di pendolarismo sempre più presenti a seguito della ripresa delle assunzioni, il personale over 60 etc.;

  • la previsione ed il rafforzamento della contrattazione sull’applicazione delle policy delle Amministrazioni e degli Enti, e l’avvenuto riconoscimento dell’erogazione del buono pasto per le giornate in lavoro agile, rendono più fruibile e soprattutto esigibile l’istituto e più difficile la discrezionalità dei dirigenti e i dinieghi non motivati.

Consapevoli come CGS e FLP proprio della variegata composizione del tavolo che vedeva la partecipazione anche di associazioni datoriali del lavoro privato (Confcommercio, Confindustria, CNA ) che rappresentano interessi e hanno visioni diverse del problema, abbiamo con forza rappresentato la necessità, senza tentennamenti, nell’ambito del quadro di riferimento adottato a fine 2024, di definire per le Pubbliche amministrazioni un nuovo provvedimento di implementazione del lavoro agile, che proroghi l’efficacia della Direttiva scaduta l’8 gennaio 2025 per tutto il 2025 e non solo per i mesi di aprile e maggio 2025, che secondo gli Uffici del Commissario dovrebbero essere quelli per cui disporre la proroga.

Direttiva che ribadisca, per le Amministrazioni delle Funzioni Centrali (Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Previdenziali) le nuove condizioni che discendono dal CCNL 2022/2024 in vigore dal 28 gennaio 2025, che rappresenta il punto di partenza per le successive implementazioni e integrazioni, che dovranno essere adottate nel rispetto del nuovo sistema di relazioni sindacali sull’applicazione dell’istituto.

Il Cons. Stancanelli, nel prendere atto delle diverse posizioni espresse, ha affermato di tenere assolutamente in considerazione le nostre valutazioni e, nel chiudere la riunione, si è riservato di far pervenire, a breve, una bozza di documento alle parti sociali, che sarà valutato nella prossima riunione, che auspichiamo si tenga a breve.

La Segreteria Generale FLP

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