ANCHE I DIRIGENTI DELL’AREA FUNZIONI CENTRALI HANNO ORA UN NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO
Dopo 10 anni dall’ultimo rinnovo contrattuale, si è conclusa infatti ieri una lunga e complicata trattativa all’Aran che ha portato alla sottoscrizione del nuovo CCNL della dirigenza dell’Area delle Funzioni Centrali.
Ricordiamo che la FLP è uno dei soggetti costituenti la CIDA FC e in tale veste ha partecipato e contribuito a definire questo nuovo CCNL, che contiene molte novità positive rispetto al passato.
È stato possibile raggiungere quello che definiamo un buon accordo, grazie al cartello maggioritario che, come CIDA FC, siamo riusciti a creare raggruppando altre confederazioni autonome della dirigenza, e che ha permesso di far valere le richieste avanzate sul tavolo Aran.
Riportiamo di seguito il comunicato unitario diffuso dopo la firma del contratto riservandoci di inviare successivamente un’informativa come CIDA FC più analitica.
E’ stato firmato oggi all’Aran il rinnovo del CCNL 2016-2018 dell’Area Funzioni Centrali. Ne danno notizia le confederazioni CIDA, CODIRP, CONFEDIR e COSMED. La firma (con la riserva di CONFEDIR che dovrà consultare i propri organi statutari) è arrivata dopo una lunga trattativa durata un anno e mezzo, a causa della notevole complessità del CCNL dovuta alla pluralità delle amministrazioni, dei profili professionali coinvolti e delle diverse aree di contrattazione di provenienza.
La firma di oggi, inoltre, arriva dopo 10 anni di moratoria contrattuale.
Per tutti questi motivi e per fronteggiarne la complessità, abbiamo ritenuto necessario costituire un cartello formato dalle Confederazioni CIDA, CODIRP, CONFEDIR e COSMED, specificatamente rappresentative della dirigenza, dei professionisti e dei
medici, che insieme hanno costituito la maggioranza al tavolo delle trattative.
Il nuovo CCNL contiene importanti aspetti di innovazione: in un rigido contesto economico, infatti, l’azione del cartello ha valorizzato gli aspetti normativi riuscendo a costruire una parte comune della disciplina del rapporto di lavoro per le diverse categorie professionali, valorizzando quindi essenza e specificità di dirigenti, medici, avvocati e altri professionisti tecnici.
Per quanto riguarda i dirigenti, ad esempio, si è voluto rafforzare la stabilità e l’autonomia nei confronti del datore di lavoro politico. Ne è prova, infatti, la clausola di salvaguardia retributiva che, di fatto, serve ad attenuare consistentemente la perdita economica legata al conferimento di nuovi incarichi con retribuzione di importo inferiore.
Per i medici degli enti pubblici non economici nel CCNL viene confermato l’intero impianto che ne assimila le figure professionali a quelle del Sistema sanitario nazionale.
Per i dirigenti sanitari del Ministero della Salute, inoltre, è stata data applicazione alle disposizioni di legge del cosiddetto “decreto Lorenzin”.
Ai professionisti, nella loro interezza, viene garantito l’ampliamento della partecipazione per valorizzare l’apporto collettivo alle funzioni professionistiche.
Con il CCNL firmato oggi si introducono finalmente elementi innovativi e riformatori che potranno dare frutti sia in sede di contrattazione decentrata sia con l’avvio, che si auspica il più veloce possibile, dei prossimi rinnovi contrattuali.
LA SEGRETERIA GENERALE