CCNL Funzioni Centrali: prosegue la trattativa

Presentata dall’Aran una bozza di contratto relativa solo ad alcune materie

Ancora distanza tra le parti, ma ci sono spiragli di miglioramenti.

Come FLP insistiamo su alcuni capisaldi della nostra piattaforma, dalla piena attuazione del nuovo ordinamento professionale e della quarta area, al superamento dei tetti al salario accessorio, dal rilancio del lavoro agile alla piena contrattazione del welfare aziendale

Stamattina si è tenuta all’Aran una nuova riunione per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, in cui ci è stata consegnata una bozza di articolato su alcune materie.

In apertura abbiamo ribadito le nostre richieste, in particolare sul superamento dei tetti al salario accessorio e sulla piena applicazione del nuovo ordinamento professionale che a tutt’oggi non è praticamente ancora decollato, in primis la mancata attuazione della quarta area delle Elevate Professionalità.

Con questo contratto dobbiamo intervenire per fare una sostanziale manutenzione dell’ordinamento, correggendo le disfunzioni emerse in questi primi anni di applicazione, permettendo inoltre il mantenimento della norma di prima applicazione prevista per i passaggi tra le Aree dall’art. 18 del CCNL 2019-2021, mediante la proroga dei termini, oggi fissati al 31 dicembre 2024, e un ulteriore finanziamento, atteso che l’0,55% del monte salari si è rivelato insufficiente per dare risposte concrete a tutto il personale interessato.

Abbiamo sottolineato ancora una volta all’Aran che anche se questo rinnovo contrattuale, stante gli attuali stanziamenti economici disponibili, potrebbe erogare degli aumenti sicuramente maggiori della tornata precedente, questi al contempo risultano drasticamente deficitari in rapporto alla forte inflazione registrata nel triennio appena trascorso.

Entrando nel merito della bozza presentata al tavolo, nel nostro intervento come FLP abbiamo chiesto:

  • revisione del sistema di partecipazione sindacale, con l’abolizione dell’Organismo paritetico per l’innovazione (art. 6 del CCNL vigente), introdotto con il CCNL 2016-2018 e che ha dimostrato l’assoluta sua inutilità (tanto che in alcune grandi amministrazioni del comparto tale organismo non è stato ancora costituito), per riportare le materie che gli erano state attribuite come competenza direttamente agli istituti di contrattazione e confronto, a partire dal confronto sui fabbisogni e gli organici e sulle modalità di costituzione dei FRD.

  • reinserimento all’interno della contrattazione collettiva integrativa di materie come il lavoro agile (oggi relegato al solo “confronto”), di alcune fattispecie inerenti la sicurezza sui lavoro; dell’articolazione dell’orario di lavoro;

  • revisione di istituti quali ferie e permessi. Sulle ferie, ad esempio, non siamo d’accordo sulla previsione di un obbligo di pianificazione delle stesse entro il mese di aprile; sui permessi vogliamo riconsiderare e ricomprendere, equiparando a malattia, determinate tipologie di prestazioni sanitarie, oggi considerate permessi;

  • una maggiore valorizzazione del lavoro agile, vogliamo l’esplicito superamento del criterio di prevalenza del lavoro di presenza su quello espletato in modalità agile, vogliamo prevedere la possibilità di erogazione del buono pasto, tenuto conto che in tante amministrazioni sono attivi sistemi di rilevazione dell’orario di lavoro effettuato a distanza che permetterebbero quindi di attribuire il buono pasto anche per le giornate di lavoro agile. Maggiore flessibilità nell’articolazione della prestazione in modalità agile e delle connessioni con le altre forme di lavoro da remoto;

  • riscrittura di alcune norme, oggi oggetto di interpretazione unilaterale da parte dell’Aran e delle Amministrazioni, che penalizzano le lavoratrici ed i lavoratori su istituti quali quelli del diritto allo studio, della conservazione del posto di lavoro in caso di vincita di concorso, del diritto all’assemblea e della sua considerazione a tutti gli effetti come attività di servizio etc.;

  • valorizzazione e rafforzamento del welfare aziendale tramite l’esplicito di tale materia all’interno della contrattazione integrativa e lo stanziamento di ulteriori risorse dai bilanci delle Amministrazioni de comparto;

  • previsione della detassazione del salario aziendale come avviene per i lavoratori privati;

  • la rivalutazione economica del buono pasto.

Consapevoli che diverse delle nostre richieste non possono essere risolte totalmente con il contratto ma necessitano di interventi normativi (ad esempio per il superamento dei tetti al salario accessorio, per l’aumento del buono pasto, per la detassazione del salario aziendale, etc.), abbiamo chiesto al Presidente dell’Aran di farsi portavoce nei confronti del Ministro Zangrillo (al quale abbiamo fatto sapere già le nostre posizioni), affinché si apra un confronto con il Governo mirato a modificare le norme penalizzanti che impediscono di poter superare le criticità che a tutt’oggi rendono difficile definire un CCNL soddisfacente e migliorativo dell’ attuale.

Il negoziato in Aran riprenderà il giorno 8 ottobre 2024 alle ore 10,30.

La Segreteria Generale FLP

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