CCNL Funzioni Centrali
presentate al Senato proposte emendative alla Legge di Bilancio 2022 (Misure sul lavoro pubblico) da parte della CSE indispensabili per poter firmare un CCNL soddisfacente per i lavoratori
Come anticipato nel nostro precedente notiziario, venerdì scorso la nostra Confederazione, la CSE, ha presentato alla Commissione Bilancio del Senato e ai Gruppi parlamentari presenti in Commissione, degli specifici emendamenti all’A.S. 2448 – Legge di bilancio 2022 – Misure sul lavoro pubblico.
Gli emendamenti mirano a:
- incrementare le somme esigue previste per il nuovo ordinamento professionale. Nel caso invece in cui venissero confermati i 200 milioni attualmente previsti, tali fondi sarebbero fortemente insufficienti a poter garantire l’inquadramento in fase di prima applicazione del nuovo contratto da un’area all’altra. Gran parte del personale attualmente inquadrato nella SECONDA AREA non riuscirebbe a fruirne, così come quello presente in TERZA AREA non avrebbe nessuna possibilità di “salire” nella nuova area “EP” – ELEVATE PROFESSIONALITA’ (ma questo, oltre che per un problema di fondi insufficienti, deriverebbe anche dalla precisa volontà del ministro Brunetta a voler lasciare l’area vuota per riempirla con personale assunto dall’esterno);
- modificare la norma che di fatto ripristina un tetto al superamento dei tetti ai Fondi risorse decentrate. Nel caso invece in cui venissero confermati i 200 milioni attualmente previsti, tali fondi, ripartiti per tutte le amministrazioni del comparto, non consentirebbero il rifinanziamento dei Fondi risorse decentrate necessario a poter garantire con il nuovo CCNL delle adeguate procedure di progressioni economiche.
- a prevedere adeguate risorse (oggi è finanziata solo l’indennità di Vacanza Contrattuale) per il rinnovo dei contratti 2022/2024.
Oggi si è tenuta una nuova riunione in Aran ed è stata presentata per la prima volta una bozza integrale di testo del CCNL che ha confermato tutte le nostre preoccupazioni.
Senza delle adeguate risorse economiche capaci di dare piena attuazione al nuovo ordinamento professionale, si rischia la firma al ribasso di un contratto che enuncia buoni propositi, di fatto non realizzabili in sede di contrattazione integrativa.
Alleghiamo al presente notiziario la nota CSE con le proposte emendative inviate.
La Segreteria generale