Accolto il ricorso della FLP contro il Ministero della Giustizia per inadempimento contrattuale
Condannata l’inerzia dell’Amministrazione che nega diritti al personale e blocca la macchina giudiziaria.
Il Tribunale di Roma, 2^sez. lavoro, Giudice Renata Quartulli, con sentenza n. 11635/2021 ha accolto il ricorso presentato dalla FLP contro il Ministero della Giustizia per inadempimento contrattuale in quanto l’Amministrazione, nonostante avesse sottoscritto un accordo che prevedeva procedure di mobilità volontaria del personale da attivare prima dell’espletamento dei concorsi esterni, per gran parte del 2020 e del 2021 non aveva ritenuto di rispettare quanto da lei stessa sottoscritto.
“Tale comportamento, osserva Marco Carlomagno, Segretario generale della FLP, puntualmente censurato dal Giudice, non solo ha negato un diritto a migliaia di lavoratori che da anni attendono lo svolgimento della procedura, ma ora mette in discussione anche l’immediato inserimento dei neoassunti nelle nuove sedi, in quanto le procedure di interpello interno sono propedeutiche all’assegnazione delle sedi per i neo assunti.
Un’inerzia amministrativa inaccettabile, caratterizzata da una burocrazia autoreferenziale che in questi anni ha contribuito al cattivo funzionamento della nostra macchina giudiziaria, aggravandone i limiti e le carenze.
Basti pensare, continua Carlomagno, allo stato medioevale dell’informatizzazione degli Uffici, all’ organizzazione del lavoro, ancora arcaica e poco attenta alle innovazioni, al rifiuto di attivar forme di lavoro agile anche nei momenti più critici della pandemia, che ha prodotto tanti casi di contagio, mettendo a rischio la salute del personale, dei cittadini e degli operatori del settore.
Questa è una sentenza storica conclude Carlomagno in cui, grazie all’impegno e alla tenacia della FLP, ad essere condannato è proprio il Ministero della Giustizia, e questo ci da ancora più forza nella battaglia che da anni conduciamo per cambiare volto ad un’Amministrazione immobile, non solo a tutela del personale interessato, ma di tutta la collettività che aspira ad una giustizia efficiente, veloce, giusta.
Roma, 16 luglio 2021
L’Ufficio Stampa